(ASCA-FXCM) – Roma, 25 lug – Ieri il Governo spagnolo ha esortato le autorita’ europee ad implementare velocemente gli accordi trovati durante l’ultimo consiglio europeo. Lo ha fatto poiche’, piu’ passa il tempo, piu’ la Spagna si trova in pericolo di default. Non dobbiamo certo spiegare la situazione che si sta vivendo nella penisola iberica, ma dobbiamo sottolineare il fatto che i rendimenti sui 10 anni sono saliti oltre il 7.5% e che lo spread tra bonos e bund e’ arrivato su livelli che vanno oltre i 630 punti base. La Spagna si trovera’ costretta a richiedere ingenti aiuti all’Unione Europea in quanto a ottobre si trovera’ costretta a rifinanziare circa 28 miliardi di bond, soldi che chiaramente non ha a disposizione.
E’ gia’ sul tavolo la richiesta di una linea di credito da utilizzare per evitare il default, da qualsiasi parte la guardiamo si tratterebbe comunque del solito circolo vizioso di denaro prestato a vicenda da stati sul quale bisognera’ continuare a pagare interessi, di fronte a politiche nazionali di austerity che vanno esattamente contro quello che si sta cercando di fare a livello di politica monetaria centralizzata.
La situazione italiana e’ simile, non tanto dal punto di vista della mancanza di denaro nelle casse dello stato, quanto a causa del fatto che i flussi di investimento stanno andando chiaramente a mostrare segni di preoccupazione per eventuali contagi e per la potenziale instabilita’ politica. Se l’Italia dovesse infatti arrivare a chiedere qualsiasi tipo di aiuto all’Europa, verrebbero inevitabilmente studiate e applicate nuove misure di austerity che potrebbero scatenare una campagna elettorale in stile ”greco”.
Tagliare veramente la spesa e’ il primo passo. Fermiamoci qui, la mancanza di tempo e spazio ci costringono a non approfondire l’argomento. Poco male, l’importante e’ essere pronti dal punto di vista operativo, con la possibilita’ di sfruttare tecniche sia di breakout che di pullback sui livelli. Il consiglio e’ quello, se si opera con la prima tecnica, di essere pronti ad aggiustare lo stop in pari nel momento in cui il mercato va dalla nostra parte, la forte volatilita’ puo’ determinare, infatti, false rotture.
Continua ad esserci pressione rivolta contro la moneta unica, tanto che ieri e’ stato raggiunto un nuovo minimo a 1.2045 e si fa sempre piu’ vicino l’obiettivo di 1.1875-1.19. La chiara tendenza ribassista non accenna a fermarsi, e l’unico livello in grado di anticipare una ripresa e’ quel livello di 1.2140-50 che e’ stato supporto ed ora e’ resistenza chiave (dove peraltro transita la media a 100 periodi su grafico orario). Scarso movimento ieri sul cambio UsdJpy che rimane cosi’ ”pericolosamente” vicino al livello di supporto chiave di 78 figura (gia’ toccato lunedi’).
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E’ stato aggiunto un ulteriore tassello negativo concludendo l’ottava chiusura giornaliera negativa in nove giorni di trading non lasciando cosi’ molto spazio alle interpretazioni. Dal nuovo minimo raggiunto questa notte, 94.15, non manca poi cosi’ tanto al raggiungimento del minimo storico di riferimento (poco sotto 90 figura) e l’ultimo spunto di analisi che potrebbe fornire un po’ di fiato, in attesa di divergenze nel breve, e’ un doppio minimo storico. Sino alla rottura di 95.65 prima e 98.20 poi sappiamo che la tendenza rimane fortemente negativa. Ha trovato una chiara zona laterale di stabilita’ il cable, negli ultimi due giorni. Questo potrebbe favorire il nostro trading dato che abbiamo notato come l’area statica di supporto vista a 1.5485 (almeno cinque tentativi di rottura su grafico orario) sia precisa e pensiamo che possa favorire un movimento di breakout ribassista sino a 1.54 figura, nel breve.
Il dollaro ha compiuto un altro piccolo passo in direzione della resistenza chiave della parita’ (1.0000) contro il franco svizzero. Intorno a 0.9890 si trova il supporto di breve a questo trend positivo. Sul grafico a 4 ore e’ da tenere sotto osservazione lo stocastico veloce (10-6-3) poiche’ potrebbe arrivare una sorpresa anticipatrice di un calo (possibile divergenza ribassista). Dopo vari tentativi la tendenza positiva a cui il cambio AudUsd rimaneva aggrappato, e’ stata superata a ribasso lasciando intendere ben poco di buono. Per il momento ha resistito molto bene la media a 200 periodi su grafico con candele a 4 ore (1.0185) che rimane ancora supporto per le prossime ore ed eventuale spunto di ingresso per chi non fosse riuscito ad entrare a ribasso. La tendenza ritorna positiva sopra 1.0275. (Eventuali pareri, notizie, ricerche, analisi, prezzi, o altre informazioni contenute in questo documento sono fornite come commento generale del mercato e non costituiscono un consiglio personale.
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