24 luglio – Lo spread Btp-Bund torna ai livelli del 17 novembre 2011, ossia ai tempi del passaggio di consegne Berlusconi-Monti. Il differenziale di rendimento tra i decennali italiani e tedeschi si ampliato a 533,2 punti base.
Raffica di sospensioni a Piazza Affari con gli indici che ampliano le perdite. Il Ftse Mib fa un tonfo a -3,03% e il Ftse All Share cede il 2,71 per cento. Tra i titoli fermati in asta di volatilità Mediolanum, Mediobanca, Mediaset, Generali, Enel, Mps, Bper e A2A.
Italia, Francia e Spagna “esigono l’applicazione immediata degli accordi” del summit europeo di fine giugno, che propone l‘intervento dei fondi salva-stati per aiutare i paesi in difficolta‘. E’ quanto si legge in un comunicato congiunto. La “rapidita’ e’ una condizione essenziale del successo di tutta l’azione europea” e c’e’ “uno scarto preoccupante tra la decisione che ha preso il Consiglio europeo e l’applicazione di questi accordi”, afferma il segretario di Stato spagnolo per la Ue Estado Mendez de Vigo.
PASSERA, E’ ORA CHE EUROPA DIA SEGNALE – Un segnale immediato per arrestare la corsa dello spread “lo deve dare l’Europa ed è ora che lo dia”. Così il ministro dello Sviluppo, Corrado Passera, interpellato al termine di un’audizione a San Macuto.