24 lug – ”L’avevamo definito una polpetta avvelenata, lo scudo antispread ‘approvato’ dal Consiglio europeo del 28 e 29 di giugno. Avevamo ragione”. Lo afferma Renato Brunetta, coordinatore dei dipartimenti del Pdl.
”Avevamo tanta ragione che, con tutto quel che e’ successo dopo quel Consiglio (smentite, conferme, accuse di scorrettezze, sospensioni, minacce, rinvii, arrabbiature…), gli spread hanno ricominciato a salire vertiginosamente, alla faccia dello scudo (che non c’e’). Anzi, proprio perche’ lo scudo non era credibile, fattibile. Una polpetta avvelenata, dunque. A questo punto serve piu’ Europa. L’Europa del piano Draghi, Van Rompuy, Juncker, Barroso sull’unione politica, economica, finanziaria e fiscale, con la Bce prestatore di ultima istanza, non la tachipirina dello scudo che non c’e’.
Alla faccia delle soluzioni troppo poco e troppo tardi”, conclude Brunetta.