23 luglio – (Reuters) – Almeno 89 persone sono state uccise oggi in attentati di varia natura in Iraq dopo che ieri altre 20 persone sono morte in esplosioni, in un’impennata di violenze contro soprattutto obiettivi sciiti.
La carneficina coincide con l’intensificarsi del conflitto nella vicina Siria. Oltre ai quasi 90 morti, almeno altre 223 persone sono rimaste ferite in attacchi contro le zone sciite di Baghdad, la città sciita di Taji, Kirkuk e altre zone del Paese, secondo quanto riferito da fonti ospedaliere e della polizia, in una delle più sanguinose giornate delle ultime settimane.
Al momento nessuno gruppo ha rivendicato la responsabilità per questi ultimi attacchi anche se un alto funzionario della sicurezza del Paese ha accusato l’ala locale di al Qaeda, cui aderiscono militanti sunniti ostili al governo a guida sciita, in buoni rapporti invece con l’Iran.