22 lug. – Di nuovo una notte di violenti tafferugli davanti al cantiere della Tav a Chiomonte.
Le forze dell’ordine, rispondendo all’avvicinarsi dei manifestanti alle reti, hanno attivato gli idranti e hanno inziato il lancio di gas lacrmogeni. L’attacco alle recinzioni del cantiere Tav e’ cominciato intorno alle 22.15. La recinzioni si estendono complessivamente per oltre 2.700 metri lineari.
Gli attivisti si sono attestati dal lato della val Clarea, all’altezza di quello che sara’ l’imbocco del futuro tunnel esplorativo dell’opera pubblica. Hanno iniziato violenti tentativi di danneggiamento alle reti con cesoie di grosse dimensioni e alle pareti di calcestruzzo, provando a ribaltarle.
E’ seguito un fitto lancio di grossi petardi, bombe carta e bulloni sulle forze di Polizia schierate a protezione del cantiere basso. Contestualmente, all’altezza delle reti che proteggono l’area archeologica ubicata dietro al Museo archeologico, i manifestanti hanno lanciato pietre e bulloni.
Le forze dell’ordine hanno risposto con idranti e lacrimogeni.
Un principio d’incendio, su cui sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, e’ divampato, per cause non ancora accertate, ai margini del cantiere Tav della Maddalena.
Gli attivisti ne attribuiscono la causa al fitto lancio di lacrimogeni da parte delle forze dell’ordine. (AGI) .