20 lug – Il rischio fallimento da un lato, le proteste in tutto il Paese dall’altro. Sono momenti difficili quelli vissuti in Spagna in questi giorni. Ieri decine di migliaia di persone sono scese in piazza, in oltre ottanta citta’, per manifestare contro i tagli e le misure di austerita’ adottate dal governo e oggi l’Eurogruppo dovra’ dare l’ultimo si’ al pacchetto di aiuti destinato al salvataggio delle banche iberiche, in gravissima difficolta’Â finanziaria.
Dal vertice dell’Eurogruppo straordinario tra i ministri delle Finanze, infatti, dovra’ arrivare il via libera decisivo ai primi 30 miliardi di aiuti che entro dieci giorni daranno una boccata di ossigeno alle banche spagnole.
L’atmosfera, pero’, non e’ delle piu’ tranquille a Madrid, dove 100 mila persone hanno gridato il loro ”no” al nuovo piano di austerity approvato dal Congresso spagnolo che prevede un aumento dell’Iva, e tagli nel settore statale.
Le proteste pacifiche hanno vissuto momenti anche molto delicati in cui manifestanti e poliziotti si sono fronteggiati con proiettili di gomma da un lato e lancio di pietre e bottiglie dall’altro. Le forze di sicurezza hanno fatto sapere di aver arrestato 7 persone, mentre secondo le autorita’ almeno 6 persone sono rimaste ferite.
Ieri era stato proprio il ministro delle Finanze spagnolo, Cristobal Montoro, a delineare la difficolta’ del momento: la Spagna ”non ha un soldo in cassa per pagare i servizi pubblici e se la Bce non avesse comprato i titoli di Stato, il Paese sarebbe fallito”, ha detto nel corso di un intervento al Parlamento. Una valutazione che fa tornare la paura del contagio nella zona euro e che mette i governi in allarme.
Spagna: il governo lancia l’allarme, “abbiamo obbedito alla UE e non abbiamo un soldo”
Nonostante questo la Spagna ha incassato ieri l’approvazione del Bundestag al piano di aiuti. Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schauble, ha ricordato che in questo momento la Spagna non puo’ gestire da sola le difficolta’ economiche sottolineando il rischio contagio per gli altri Paesi dell’eurozona se non dovesse essere fatto qualcosa per sostenere le sue banche. (fonte Afp)