20 luglio – C’è un assurdo che non può continuare a lungo: quello di una Germania che finanzia il suo debito con interessi negativi.
Acquistare il debito tedesco, per proteggere le proprie sostanze, costa soldi a coloro che vogliono questa forma di assicurazione. Non può durare a lungo una situazione di questo genere. Qualora durasse, scoppierebbe definitivamente l’Europa. Quindi sarebbe logico liquidare una partita del tutto assurda rispetto ai fondamentali. In special modo rispetto ai fondamentali dell’Italia. Oppure tutto andrà “a carte quarantotto”. E nel peggiore dei modi.
l’Italia non è Cappuccetto Rosso, che deve temere il lupo cattivo. Deve, al contrario, partire da una considerazione seria sui propri fondamentali e avere fiducia nel futuro, che potrebbe essere fuori dall’euro. Dove le aziende italiane andrebbero a recuperare competitività verso i concorrenti esteri.
Siamo ossessionati da previsioni di tragedia , che spesso non trovano riscontro nella realtà dei fatti. Si fa sempre più strada la convinzione che un’uscita ”intelligente” dall’euro non sarebbe poi così drammatica.
Ci sono istituti internazionali che dicono, qualora l’Italia uscisse dall’euro, non si verrebbero a realizzare tutte le previsioni negative che sono state gettate sul terreno dell’opinione pubblica.
Restare attaccati alla Germania non produrrà effetti positivi per il nostro Paese. Lasciamo che la Germania vada per la sua strada. Noi andremo per la nostra, più rispondente alle nostre prerogative e, vivaddio , anche ai nostri difetti.
Ci vuole coraggio per uscire dalla situazione, ma è probabile ci voglia ancora più coraggio per restare impantanati dove oggi siamo.
guglielmo donnini