Strage di israeliani, “il kamikaze è svedese di origini algerine, ex detenuto a Guantanamo”

19 lug. (TMNews) – Si chiamava Mehdi Ghezali, era svedese ed era stato detenuto a Guantanamo il sospetto kamikaze responsabile dell’attentato di ieri all’aeroporto bulgaro di Burgas, costato la vita ad almeno sei persone tra cui cinque turisti israeliani. Lo riportano gli organi di informazione bulgari, anche se la notizia non ha ottenuto conferma indipendente.

Da oggi campeggiano in tutti i telegiornali e siti di informazione le immagini del presunto attentatore suicida, riprese dalle telecamere a circuito chiuso. Zaino in spalla, chioma folta, pantaloncini corti e maglietta blu dell’Adidas, l’uomo aveva come documento d’identità una patente dello stato del Michigan, intestata a Jacque Felipe Martin. Conteneva inoltre un falso recapito della Louisiana, dove anziché l’abitazione dell’uomo si trova un casinò.

In realtà secondo la stampa bulgara l’uomo si chiamava Mehdi Ghezali, era un cittadino svedese con origini algerine e finlandesi e dal 2002 al 2004 era stato recluso a Guantanamo, la base statunitense a Cuba per sospetto terrorismo. Avrebbe in passato studiato in una scuola religiosa islamica e in una moschea in Gran Bretagna; avrebbe viaggiato inoltre in Arabia Saudita, Afghanistan e Pakistan. Gli organi di informazione bulgari hanno inoltre pubblicato varie versioni su come il terrorista abbia fatto detonare la bomba: una versione è che l’uomo non volesse “immolarsi”, ma piazzare la bomba sul bus e fuggire.

Oggi il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha accusato pubblicamente Hezbollah – sotto la direzione dell’Iran – della responsabilità dell’attentato. L’Iran ha dal canto suo “condannato con forza tutti gli atti terroristici. La Repubblica islamica dell’Iran, che è la più grande vittima del terrorismo, ritiene che mettere in pericolo la vita di innocenti è un atto disumano, e lo condanna vigorosamente”, ha detto un portavoce del ministero degli Esteri di Teheran.