18 lug – Di fronte alle recenti inziative della Procura della Repubblica di Palermo ”viene da chiedersi se la vera minaccia per l’Italia venga dallo spread o dal dott. Antonino Ingroia, e se, per caso, le due cose non si tengano insieme, sia pure casualmente”. Lo afferma in una nota il vice presidente dei deputati del PdL, Osvaldo Napoli.
Per Napoli ”bene ha fatto il segretario Angelino Alfano a chiamare con il suo vero nome quello che accade alla procura della Repubblica di Palermo: paccottiglia. E’ paccottiglia la convocazione del presidente Berlusconi per le stragi del ’92-’93; e’ paccottiglia l’ultimo, surreale capo d’accusa al senatore Marcello Dell’Utri, estorsione, e l’estorto sarebbe nientemeno che il presidente Berlusconi”
Il vicepresidente del gruppo si domanda se ”di fronte al fiume di letame che si sta rovesciando di nuovo sul Paese e sulla sua credibilita’, le opposizioni piu’ responsabili ritengono di reagire per salvaguardare le condizioni di normale agibilita’ democratica mentre l’Italia si avvia alla campagna elettorale? Non sto chiedendo di mettere mordacchie a chicchessia – precisa Napoli – mi limito pero’ a osservare che lasciar correre veleni nel corpo del Paese e’ un rischio elevato non solo o non tanto per Berlusconi o Dell’Utri, ma per il Paese”. asca