GAZA, 17 luglio. – A Gaza vi sono movimenti che cercano di convincere giovani cristiani a convertirsi all’Islam attraverso delle minacce: lo ha denunciato ieri la Chiesa ortodossa nei territori palestinesi, convocando un sit-in di protesta contro la scomparsa di Ramiz al-Amash, che la comunita’ cristiana locale ritiene sia stato rapito da militanti islamici allo scopo di convertirlo alla fede musulmana.
”A Gaza sono attivi gruppi che cercano di convincere giovani cristiani a convertirsi all’Islam. Talvolta li sequestrano, li separano dai genitori e dalle famiglie, e li minacciano”: l’accusa, scrive l’agenzia stampa palestinese Maan, e’ giunta a Gaza dal’Arcivescovo greco-orotodosso Alexios che ha inscenato un clamoroso sit in di fronte alla propria Chiesa.
Il ministro palestinese alla Salute, Hamas Bassem Naim, ha tuttavia chiarito oggi in una nota che il giovane al-Amash ”si e’ convertito all’Islam senza alcuna pressione ed ha partecipato al rituale insieme alla sua famiglia senza la presenza di uomini armati, ne’ prima la cerimonia, ne’ dopo”.
.Abu Mazen a Roma per chiedere a Monti fondi per la Palestina
Italia-Palestina: approvati altri 10 progetti per 3,5 milioni di Euro, 25 milioni in totale
Oxfam: la UE aiuti i palestinesi, ma abbiamo già dato 1,34 miliardi di euro