16 luglio – Il tribunale nella città di Orenburg in Russia, con una sentenza, ha vietato la vendita di oltre 65 libri islamici sul territorio russo. Questi libri sono per lo più raccolte di ahadith di Al-Bukhari e Muslim, come anche i libri sulla Sira del Profeta Muhammad, “letteratura giudicata estremista”. La lista di questi libri comprende anche alcuni classici come Riyad as-Salihin, i 40 hadith dell’iman An-Nawawi, i libri di Imam al-Ghazali, ecc.
La notizia è stata accolta con rabbia dalla comunità musulmana. Il Consiglio dei Mufti della Russia, l’Ufficio centrale spirituale dei musulmani, il centro di coordinazione dei musulmani del Caucaso, compresa l’Associazione russa del consenso islamico hanno condannato fermamente la decisione del tribunale.
“Vietare questi libri è come vietare l’Islam”. Hanno detto. “Riteniamo il divieto della letteratura religiosa come un tentativo di porre di nuovo un controllo dell’ideologia totale”, ha detto il consiglio dei Mufti della Russia, riferendosi al periodo della guerra, cioé alla sentenza del Tribunale di Orenburg. “Tale pratica è inaccettabile in una società democratica ed è un segnale d’allarme per i cittadini russi”.
“Siamo profondamente indignati per la decisione di vietare decine di libri che fanno l’autorità islamica”, ha detto il Consiglio spirituale dei musulmani del Daghestan., “Vietare questi libri significa vietare l’Islam in Russia, dal momento che i musulmani comprendono l’interpretazione del santo Corano mediante gli Hadith e la biografia e gli insegnamenti del Profeta. “(…)
fonte Mooslym