11 luglio (Reuters) – Finora lo Stato italiano ha garantito 86 miliardi, circa il 5,4% del Pil, di passività emesse dalle banche italiane, che hanno utilizzato questa forma di supporto pubblico a partire dall’inizio del 2012.
Lo dice la Banca d’Italia in un documento depositato in Senato in cui analizza l’ammontare complessivo degli aiuti di Stato erogati agli istituti di credito dall’inizio della crisi.
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Il documento, illustrato nel corso di un’audizione dal direttore centrale della vigilanza Federico Signorini, ricorda che dal mese di dicembre 2008 lo Stato ha sottoscritto 4,1 miliardi di obbligazioni speciali emesse dalla banche e note come Tremonti bond, dal nome dell’allora ministro dell’Economia Giulio Tremonti.
“Quattro banche hanno beneficiato di questa misura (Banco Popolare, Banca Popolare di Milano, Credito Valtellinese e Banca Mps ). Il Banco Popolare ha già provveduto al rimborso dei titoli. L’ammontare residuo di titoli detenuti dallo Stato è pari oggi a 2,6 miliardi, lo 0,2% del Pil”, dice Via Nazionale.
“Dal confronto con i dati pubblicati dalla Commissione dell’Unione europea emerge che le misure di sostegno pubblico adottate in Italia sono assai modeste rispetto a quelle approvate in altri paesi europei”, aggiunge Bankitalia spiegando che nei tre anni al primo ottobre 2011 Bruxelles ha approvato sostegni finanziari pari a 4.506,5 miliardi, il 36,7% del Pil.
Il ministero dell’Economia si avvia a sottoscrivere nuovi titoli finanziari simili ai Tremonti bond ed emessi sempre da Monte dei Paschi fino a un valore massimo di 2 miliardi. Il Governo soccorre con 2 miliardi la banca del PD
Mps ha chiesto l’aiuto dello Stato perché non è in grado di garantire l’intero rafforzamento patrimoniale chiesto dall’Autorità bancaria europea.
“Vi è adesso la consapevolezza dell’esigenza di migliorare l’efficienza e ripristinare condizioni durature di equilibrio reddituale e patrimoniale”, ha detto Signorini in audizione.