12 luglio – Molto presto i 75 milioni di persone che ogni anno sono vittime di reati nell’Ue godranno degli stessi diritti fondamentali in qualsiasi Paese si trovino: e’ l’effetto della prima approvazione di una direttiva da parte delle commissioni per le Liberta’ civili e i Diritti delle donne dell’Europarlamento.
Gli eurodeputati hanno detto ‘si” quasi all’unanimita’ (79 voti favorevoli, un contrario e un’astensione) a una legislazione, frutto di un accordo con il Consiglio Ue, che mira a fornire servizi di sostegno gratuiti alle persone vittime di ogni tipo di reato: dal furto all’aggressione, dalle molestie ai crimini ispirati dall’odio, dagli attacchi terroristici alla tratta di essere umani.
Quando si e’ vittima di un crimine in un Paese estero, le differenze di lingua, cultura e leggi possono creare seri problemi. Il testo approvato garantira’ gli stessi diritti, fornendo ad esempio un supporto psicologico e una consulenza legale.
Un accento particolare sara’ posto alle persone ”con esigenze specifiche”, come le donne vittime di violenza di genere e i bambini. ”Questa direttiva rappresenta un passo concreto verso la creazione di un’Unione in cui gli europei possono far valere i loro diritti ovunque si trovino”, ha commentato il commissario alla Giustizia, Viviane Reding. Il testo dovra’ ricevere il via libera della plenaria del Parlamento Ue il prossimo 12 settembre. ansa