12 luglio – 12 LUG – La valanga di migranti che nelle ultime settimane preme sulla frontiera di Melilla, la porta spagnola in Marocco di accesso all’Europa, sta provocando gravi problemi di ordine pubblico e non è più tanto pacifica.
Alcuni gruppi di migranti di origine sub-sahariana, che hanno tentato di recente di entrare nella città, erano “armati di pietre e bastoni”, secondo quanto ha affemato il delegato del Governo nell’enclave spagnola, Abdelmalik El Barkani, citato oggi dai media iberici. “Non vengono più pacificamente e questo è costata la vita a una persona che compiva il suo dovere difendendo la barriera della frontiera fra Nador e Melilla”, ha aggiunto.
El Barkani commentava la morte di un sottufficiale marocchino, avvenuta alle tre del mattino di martedì, nel corso di scontri fra la gendarmeria marocchina e un gruppo di migranti che tentava di assaltare in massa la frontiera all’altezza della località di Beni Ansar. Secondo la ricostruzione del ministero marocchino degli interni, gli immigrati hanno scatenato una sassaiola contro le forze di sicurezza, ferendo mortalmente il sottufficiale, deceduto poco dopo il ricovero in ospedale. ansamed