“Processo di Bruxelles” contro ”Processo di Istanbul‘’

BRUXELLES 12 -LUG – Alleanza Internazionale per le Libertà Civili (ICLA) ha tenuto il 9 luglio scorso, una Conferenza internazionale per i diritti umani e la libertà di parola presso il Parlamento europeo, a Bruxelles.
Oltre 100 persone provenienti da numerosi paesi, culture, e formazione individuale hanno preso parte a un evento che rappresenta una pietra miliare.
Lars Hedegaard della Stampa libera danese ha ricevuto il premio come difensore della libertà.
Gli interventi nella Conferenza sono stati condotti da accademici, giornalisti, leader religiosi e legislatori.
La Conferenza è stata tenuta in risposta all’organizzazione della cooperazione islamica (Oic’s) del “Processo di Istanbul” che intende istituire una legge globale sulla blasfemia, sotto la dottrina della sharia, che dovrebbe bandire la libertà di espressione in tutto il mondo.
Molti governanti stanno erroneamente aiutando il ”Processo di Istanbul‘’ piuttosto che opporvisi per preservare la libertà dei loro cittadini.
L’Unione Europea si è offerta di ospitare il prossimo meeting del “Processo di Istanbul”.
Ė evidente la volontà islamica di imporre drastiche restrizioni ai tradizionali diritti e libertà dei cittadini all’interno dell’Unione Europea.
Scopo principale della Conferenza sui diritti umani e la libertà di espressione è quello di incoraggiare un aperto dibattito sul tema e provvedere a regole di comportamento e guida per i leaders politici, specialmente quelli che avvertono la crescita del totalitarismo di Oic’s, dottrina della sharia, contro la libertà di espressione, le libertà civili, i diritti delle donne, degli omosessuali e della libertà religiose. Il punto centrale della Conferenza è stata la presentazione del Premio per la difesa della libertà, ideato dal canadese Mark Steyn, e conferito a Lars Hedegaard, fondatore della Società della libera stampa danese e della Società internazionale della stampa libera.

Il principale risultato della Conferenza presso il Parlamento europeo e stata la dichiarazione di salvaguardia delle libertà individuali e dei diritti umani.
La dichiarazione promuove e lancia un sistematico “Processo di Bruxelles” per stimolare il pubblico dibattito sul conflitto tra sharia e libertà, e quindi per provvedere a controbilanciare gli sforzi di Oic’s volti a imporre la legge sulla blasfemia in Europa e negli altri paesi.
L’obiettivo è ristabilire uno standard di buon governo, ragionevoli relazioni internazionali, basate sulla dichiarazione dei diritti umani e sulle costituzioni nazionali, per respingere la dichiarazione dei diritti umani in Islam come base per ogni discussione sui diritti umani e libertà civili.
La dichiarazione di Bruxelles è stata sviluppata attraverso la consultazione con i legislatori di alcuni paesi.
Gruppi di lavoro si stanno organizzando per lo sviluppo di iniziative di legge, e per informare gli opinionisti e i media, affinché il “Processo di Bruxelles” venga considerato come un’iniziativa moderata e prudente per proteggere la libertà di espressione e i diritti umani.
Alla Conferenza hanno preso parte i rappresentanti di 18 paesi, inclusi Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Egitto, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Olanda, Polonia, Svezia, Svizzera, Siria, Inghilterra e Stati Uniti.

L’Alleanza Internazionale per le Libertà Civili (ICLA) è una organizzazione dedicata ai diritti civili, nello spirito del liberalismo classico, per proteggere la democrazia, le libertà e la libertà individuale dalla dottrine politico-religiose che si oppongono a quei diritti di libertà.
ICLA lo fa attraverso i suoi membri volontari per affermare, coordinare e promuovere campagne educative, iniziative di legge e riforme delle regole governo e della società civile.

Alla Conferenza ha partecipato  Armando Manocchia, presidente dell’Associazione “Una Via Per Oriana” e responsabile del Sito:  www.thankyouoriana.it .  

Il prossimo incontro si terrà in Italia 15 e 16 settembre 2012, dove si svolgerà una Conferenza Internazionale dal titolo:  “Processo di Bruxelles” contro ”Processo di Istanbul‘’, alla quale hanno già aderito accademici, giornalisti, leader religiosi e legislatori da tutti i paesi europei, oltre a Canada, Usa, Israele, Pakistan ed Egitto. nella Conferenza, saranno trattati i temi legati alla libertà di espressione e libertà religiosa.