11 luglio – 11 LUG – I Mongoli, armi in pugno, non erano riusciti a distruggerlo 700 anni fa, nonostante il massacro di 40 monaci e 400 fedeli: ma l’esistenza del piu’ antico monastero cristiano del mondo ancora in attivita’ potrebbe ora essere messa in pericolo, secondo la stampa turca, da una sentenza della Corte Suprema d’Appello di Ankara.
Fondato nel 397 dai monaci Samuel e Simon, Mor Gabriel, nell’ altopiano del Tur Abdin (La Montagna dei Servi di Dio) nell’ Anatolia orientale vicino al confine siriano , e’ da secoli il cuore spirituale della Comunita’ Ortodossa Siriaca. Vi rimangono oggi con il Metropolita Mor Timotheus Samuel Aktash 3 monaci, 11 suore e 35 ragazzi cui vengono trasmessi i tesori intangibili del monastero, l’antica lingua aramaica, quella che parlava Gesu’, e la tradizione ortodossa siriaca.
I religiosi siriaci sono stati accusati di ”attivita’ anti-turche”, perche’ educano anche giovani non cristiani, e di occupare abusivamente terre che apparterrebbero ai villaggi vicini.
Dopo diverse decisioni giudiziarie contrastanti la Corte Suprema d’Appello, riferisce Zaman, vicino al governo di Ankara, ora ha dato ragione ai capitribu’ e deciso che le terre su cui sorge da 1600 anni il monastero in realta’ non sono di sua proprieta’.
Secondo i querelanti fra l’altro il santuario sarebbe stato costruito dove prima c’era una moschea, dimenticando che Maometto e’ nato 170 anni dopo la sua fondazione. La sentenza e’ stata definita ”scandalosa” dalla stessa stampa turca, sottolinea Zaman: i giudici, scrive, ”hanno ‘perso’ titoli di proprieta’ e documenti fiscali che dimostravano come le terre siano incontestabilmente di proprieta’ del monastero”. ansamed
e poi vogliono venire in Europa ? Qui qualcuno sta giocando col fuoco ….