10 lug. (TMNews) – La crisi alimentare rischia di aggravare il fenomeno delle spose bambine in Niger. Il Paese africano vanta già oggi il primato mondiale per il più alto numero di matrimoni precoci, con circa una bambina su due che convola a nozze prima di compiere 15 anni, in alcuni casi anche a soli 7 anni.
“Il timore è che, se la crisi alimentare persiste, sempre più genitori possano ricorrere al matrimonio come strategia di sopravvivenza e che ci siano sempre più bambine sposate prima che compiano 15 anni”, ha detto al Washington Post Djanabou Mahonde, responsabile della tutela dei bambini dell’Unicef.
Sono milioni le persone interessate dalla crisi alimentare che ha colpito la regione del Sahel nell’Africa occidentale. In Niger, questa crisi rappresenta l’ultima battuta di arresto per la campagna lanciata dalle organizzazioni umanitarie contro i matrimoni precoci, sostenuta dal governo che ha messo fuorilegge le nozze celebrate prima dei 15 anni di età. Una norma che si è scontrata con un costume molto radicato, tanto che in alcuni casi i genitori sono stati arrestati e imprigionati.
La campagna degli operatori sociali e delle organizzazioni internazionali punta sulla frequenza scolastica delle bambine, soprattutto nei villaggi più remoti del Paese, per contrastare la pratica dei matrimoni precoci, accettati ancora da larghe fette della società, in virtù di antiche tradizioni, orientamenti religiosi molto conservatori, ma soprattutto rafforzata da alti tassi di povertà e analfabetismo.
In media una donna in Niger ha sette figli, ossia il più alto tasso di natalità al mondo, e metà della popolazione del Paese, che dovrebbe aumentare di 17 milioni di abitanti fino a toccare i 59 milioni nel 2050, ha meno di 15 anni.