11 lug – C’e’ una maggiore diffusione di contratti a tempo indeterminato tra i lavoratori stranieri rispetto a quelli italiani. Lo rileva il Secondo Rapporto annuale sul mercato del lavoro degli immigrati, secondo cui nel 2011 i rapporti di lavoro avviati per gli immigrati sono, nel 18% dei casi, contratti a tempo indeterminato.
Tra i lavoratori stranieri di provenienza Ue – si legge nel rapporto – la quota di contratti a tempo indeterminato e’ pari al 22% del totale e tra i lavoratori extracomunitari sale al 39%. La differenza e’ ancora piu’ marcata se si considera la distribuzione del lavoro per genere: se in media i rapporti di lavoro sottoscritti dalle donne sono nel 17% dei casi a tempo indeterminato, per donne straniere la percentuale sale al 29% e al 48% per le extracomunitarie. asca