NEW YORK, 11 LUG – Vengono confermati i dubbi velatamente espressi in questo articolo pubblicato qualche giorno fa.
Non siamo di fronte alla “particella di Dio”: ne è convinto il fisico americano, Ian Low, della prestigiosa Northwestern University di New York.
Lo studioso – riportano alcuni media – mette in discussione la scoperta del Bosone di Higgs fatta dagli scienziati del Cern e avanza l’ipotesi che ciò che è stato trovato grazie al superacceleratore di particelle è solamente “un impostore“. Ovviamente c’è chi accusa Low di “provocazione”, se non di “invidia” accademica.
Non si capisce verso chi o che cosa dovrebbe essere rivolta l’invidia, dal momento che gli stessi tecnici del cern hanno affermato: “La scoperta di una particella coerente con il bosone di Higgs apre la strada a studi più dettagliati, richiedendo statistiche più ampie, con le quali scopriremo le proprietà delle nuove particelle e probabilmente si chiariranno altri misteri dell’universo”. ( Qui il comunicato del CERN >>)
Joe Incandela, portavoce di uno dei due team, ha spiegato che “si tratta di un risultato preliminare, ma pensiamo che sia molto forte e molto solido”.
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