6 lug – ”I bambini e gli adolescenti costituiscono la meta’ del milione e mezzo di persone colpite dalla crisi in Siria e degli oltre 91.000 rifugiati nei paesi confinanti, Giordania, Libano, Iraq e Turchia, hanno bisogno dell’aiuto di tutti”. Per questo l’Unicef Italia ha lanciato oggi la campagna di raccolta fondi ”Emergenza Siria”, ha dichiarato il Presidente dell’UNICEF Italia Giacomo Guerrera.
”Tanto in Siria – aggiunge Guerrera – quanto nei paesi confinanti che accolgono i profughi in fuga dalla crisi, l’Unicef sta operando per raggiungere con interventi salvavita il maggior numero possibile di persone in condizione di vulnerabilita’, in primo luogo donne e bambini”.
Per far fronte ai bisogni di un numero crescente di bambini e adolescenti profughi dalla Siria, l’Unicef ha rivisto il piano iniziale di interventi: il nuovo piano di risposta all’emergenza nei 4 paesi della regione stima necessari piu’ di 20 milioni di dollari, di cui appena 5,5 milioni finora ricevuti (il 28%). L’UNICEF necessita urgentemente di 14,4 milioni di dollari. agi
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I nababbi della fame. Unicef e Fao: l’80% del budget speso in stipendi e spot pubblicitari
Lo denuncia con spietata meticolosità Graham Hancock, autore del libro Lords of poverty (MacMillan. London, 1989): circa l’80% del budget di queste organizzazioni è destinato alle spese di funzionamento: cioè agli stipendi dei funzionari, pubbliche relazioni e campagne promozionali. Mentre solo il 20%, quando va bene, è costituito dagli aiuti reali alle popolazioni bisognose.