4 lug. (LaPresse/AP) – I membri dell’Autorità nazionale tunisina per la riforma dell’informazione e della comunicazione, commissione incaricata di stilare una nuova legge in materia dei media, si sono dimessi motivando la loro decisione con la mancata volontà del governo di creare istituzioni necessarie per garantire la libertà di stampa.
La commissione era stata creata a marzo del 2011 per sostituire le leggi create ai tempi del governo del presidente Zine El Abidine Ben Ali.
“In assenza di azioni concrete che dimostrino la volontà di costruire le fondamenta per media liberi e indipendenti, conformi agli standard internazionali, la commissione si rifiuta di continuare a servire come decorazione“, si legge nella nota diffusa dall’autorità.
La commissione aveva presentato le sue proposte a novembre scorso, ma sostiene di essere stata da allora ignorata dal governo. Nel frattempo, fa sapere l’authority, molte testate non rispettano le leggi esistenti e il governo nomina arbitrariamente i dirigenti dei media di Stato, esattamente come faceva l’ex regime. Nella sua proposta la commissione aveva previsto un sistema di consulenze sulle nomine dei dirigenti. “Stiamo inviando un forte messaggio all’opinione pubblica e alle autorità”, ha affermato il capo dell’autorità, Kamel Labidi.