5 luglio – La sharia dovrebbe essere la “principale” fonte di legislazione della Libia e questo principio non dovrebbe essere oggetto di un referendum. Lo ha afferamto il Cnt (Consiglio nazionale di transizione), l’autorità politica uscente nel Paese africano.
“Il popolo libico è affezionato all’islam, come religione e legislazione… Come il Consiglio nazionale di transizione, che caldeggia che il (prossimo) congresso renda la sharia la principale fonte di legislazione”, ha spiegato il portavoce del Cnt, Saleh Daroub, “E questo non dovrebbe essere sottoposto a referendum”.
I libici sono chiamati a votare sabato per un Congresso generale nazionale, che sarà incaricato di nominare un nuovo governo e un’autorità costituente. La costituzione deve essere approvata in un referendum nazionale, secondo il quadro di transizione predisposto dal Cnt che ha assunto il potere dopo l’omicidio dello scorso anno di Muammar Gheddafi. tmnews