5 luglio – Fra i molti effetti collaterali della crisi economica abbattutasi sulla Grecia c’e’ indubbiamente anche il vertiginoso aumento della criminalità. Le rapine a mano armata sono un fenomeno quotidiano nella Grecia di oggi mentre ogni giorno aumenta drammaticamente qualsiasi altro tipo di crimine, cosa che costringe i cittadini a vivere in un clima di grande paura in cui il pericolo si respira nell’aria. Ma c’e’ anche chi cerca di reagire e si compra una pistola.
I numeri parlano chiaro. Soltanto nei primi sei mesi del 2012, 35 persone hanno perso la vita perché hanno avuto la sfortuna di trovarsi in un supermercato o in qualche altro negozio mentre avveniva una rapina a mano armata, oppure sono stati assassinati a sangue freddo mentre se ne stavano tranquilli a casa propria. E, sempre ogni mese, secondo fonti della polizia nel Paese avvengono più di 10 scontri armati fra poliziotti e malviventi.
Negli ultimi due anni in Grecia sono state sgominate oltre 40 bande armate, mentre si calcola che ne esistano ancora più di 15 che continuano a rapinare banche, negozi e abitazioni. Ogni anno, secondo il settimanale To Vima, in Grecia avvengono circa 7.000 rapine a mano armata il che significa quasi 20 al giorno, delle quali la maggior parte messe a segno da malviventi armati di fucili mitragliatori Kalashnikov.
Di fronte a questa dura realtà, i cittadini cercano di correre ai ripari. Tentano di proteggersi da soli acquistando armi, anche se magari sono solo pistole che sparano pallottole di gomma. Di solito si tratta di persone che sono state vittime di atti criminosi o che hanno avuto un parente che ha subito un furto o una rapina.
“Negli ultimi mesi le vendite di armi sono aumentate del 60% e lo dimostra il fatto che le ditte importatrici di armi hanno esaurito le scorte e ora sono in attesa di nuovi arrivi. I cittadini di solito acquistano le armi che sparano pallottole di gomma”, dice a Newsitgr. Andreas Plastourgos, proprietario di un negozio di armi a Peristeri, un quartiere popolare di Atene. (ANSAmed).