4 lug. – Meno bikini e più veli islamici: è il trend dell’estate sulle spiagge turche. Lo chiamano haremlik-selamlik, parola che indica strutture turistiche studiate per musulmani devoti, e, da tendenza localizzata, in cinque anni è diventato uno dei business più redditizi della Mezzaluna. Un settore strategico, secondo alcuni, una prova di come la Turchia sia cambiata durante i dieci anni del governo islamico conservatore Recep Tayyip Erdogan secondo altri.
A parlarne è il quotidiano Milliyet, secondo il quale in cinque anni la richiesta di vacanze Islam-friendly nel paese è aumentata del 200%. Gli alberghi sono spesso complessi extralusso dove non scorre una goccia d’alcol, ma con piscine, terme e spaggia privata, rigorosamente divise fra uomini e donne. C’è chi ha reinterpretato il genere privilegiando ora la fede ora il divertimento e così se all’Hotel Bera ad Antalya c’è una moschea che arriva fino a 1000 posti, in altri si trova la discoteca, dove le donne posso ballare fino a tarda notte, non viste o importunate, nemmeno dal personale, che è ovviamente tutto femminile.
La capitale del turismo devoto è Antalya, un tempo conosciuta come capitale del divertimento estivo e punto. Ma la tendenza si è allargata a molte altre località della Costa Turchese, nel sud della Turchia, passando dalle cinque strutture del 2002, anno in cui il partito di Erdogan vinse le elezioni, alle 39 del 2011. tmnews