Mali: militanti islamici distruggono ingresso moschea a Timbuctu

Gli integralisti islamici distruggono la porta sacra della moschea di Sidi Yeyia.
Inutile l’appello del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, che aveva chiesto di “salvaguardare il patrimonio culturale” del Paese africano.

Bamako, 2 lug – Divesi militanti islamici hanno distrutto oggi l’ingresso della moschea Sidi Yeyia a Timbuctu, nel nord del Mali. Lo riferiscono testimoni presenti sul posto, dopo che nei giorni scorsi gli attacchi degli integralisti di Ansar Dine avevano preso di mira sette antichi Mausolei dei santi musulmani.

Secondo un testimone, le distruzioni dei mausolei sarebbero una risposta alla decisione dell’Unesco: “Hanno detto che visto che l’Unesco vuole mischiarsi nei loro affari, vogliono mostrare loro di cosa sono capaci”.

Timbuctù, chiamata anche “la città dei 333 santi” o più banalmente “la perla del deserto”, è iscritta al Patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1988. Oltre alle sue tre grandi moschee, la città conta anche “16 cimiteri e mausolei che erano componenti essenziali del sistema religioso nella misura in cui, secondo la credenza popolare, erano il rifugio che proteggeva la città da tutti i pericoli”, si legge sul sito dell’Unesco.