1 LUG – L’esperienza vissuta a seguito della mia malattia che recentemente mi ha colpitom mi ha fatto toccare con mano come i tagli voluti per la spesa sanitaria siano criminali, penalizzando competenza, professionalità e spirito di sacrificio in strutture operanti anche in città piccole o piccolissime. A questo punto, ricordando che analoghi tagli sono stati effettuati, o stanno per esserlo, in settori e servizi fondamentali, non posso fare a meno di gridare il mio sdegno : VERGOGNA !
Vergogna per il Prof. Monti e la sua squadra di Governo che guardano increduli quanto sta accadendo in Italia come se avessero vissuto in un altro mondo, forse nel mondo delle esercitazioni teoriche svolte nelle aule universitarie o nel mondo dei bilanci delle banche sulla cui salvezza vengono indirizzate ingenti risorse. Ma la realtà è molto diversa e osserviamo con sgomento che il Governo sembra ignorare che un terremoto ha profondamente ferito quell’area del Paese che ha sempre rappresentato un fattore trainante per l’Italia, per la piccola e media industria, mentre le misure per salvare l’Italia si sono limitate a convincere gli investitori che possiamo pagare i nostri debiti, e contrarne altri, tassando sino all’inverosimile imprenditori e professionisti.
Gli imprenditori e gli operai stanno dimostrando di avere carattere e capacità per uscire dalla crisi, sfatando la barzelletta degli italiani pizza e mandolino e dimostrando di non avere nulla da invidiare ai loro colleghi di altre nazioni.
Il Governo del Prof. Monti pensa di risolvere la situazione economica e finanziaria dell’Italia con la lotta all’evasione? Suvvia! Siamo seri! Certamente l’evasione fiscale è un reato e come tale deprecabile, ma anche soltanto ipotizzare che la crisi mondiale e i problemi dell’Eurozona siano risolvibili con la lotta all’evasione è quantomeno ridicolo. Se pensiamo a quegli imprenditori che hanno grossi crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione e si trovano a dover pagare le tasse su somme mai incassate, passiamo dal ridicolo al tragico. Il Governo lo sa bene, per cui quanto si va facendo è solamente propaganda a cui ben pochi ormai credono.
Il Governo ha chiesto più volte la fiducia sulla riforma del lavoro, “fiore all’occhiello” a cui forze sindacali e organizzazioni di categoria non fanno mancare le loro corrette e motivate critiche.
Spero che i segnali che ha dato Monti in questi ultimi giorni siano veramente la conferma che il Governo si sia reso conto che se non si prendono rapidamente provvedimenti seri e radicali l’Italia è destinata ad una recessione dalla quale non si potrà uscire se non dopo un lungo periodo di sacrifici e sofferenze.
Ancora VERGOGNA grido per i funzionari di partito che per non perdere la loro lucrosa poltroncina in parlamento continuano a blaterare di bipolarismo, dei difetti della concertazione della Prima Repubblica, assicurandosi così una continuità di carriera parlamentare nel loro ruolo di uomini capaci soltanto di dire si, altrimenti fuori dal partito e dal parlamento uccidendo la politica che era ed è l’arte del compromesso e della mediazione.
Se così non accade siamo in una dittatura di partito, neppure tanto nascosta. Come uscirne?
Non lo so ma credo che dimenticando l’appartenenza ai diversi partiti, che partiti non sono più, dovremmo manifestare il nostro sdegno in tutti i modi che la legalità ci permette. Forse non servirà a nulla o forse qualcuno potrebbe ripensarci.
Credo che sul migliaio di parlamentari ve ne siano almeno un centinaio fondamentalmente onesti e che potrebbero preferire essere scelti dagli elettori che li stimano piuttosto che essere proposti dai partiti nel loro ruolo di yes-man.
Credo che la riforma della legge elettorale sia il fondamento dal quale partire e che possa in qualche modo dare l’avvio ad un circolo virtuoso, liberandoci da un Governo che dall’autunno scorso ad oggi, sostenuto da bizzarre logiche di partito, sta completamente affossando la nostra economia e le nostre capacità di ripresa.
Sono convinto che la difesa della attuale legge elettorale o la sua modifica parziale sia voluta soltanto per sostenere privilegi di casta da parte di partiti che ormai non rappresentano per nulla la volontà degli elettori.
Mi chiedo se i fuoriusciti dalle coalizioni maggiori si rendono conto che per loro è molto concreto il rischio di uscire definitivamente dal Parlamento e dalla scena politica. Mi chiedo inoltre se i partiti che stanno conducendo la loro contorta politica a sostegno dell’attuale Governo, siano consapevoli di stare togliendo agli elettori il loro sacrosanto e costituzionale diritto di scegliere i propri rappresentati.
Dobbiamo forse rinunciare passivamente ai nostri diritti o abbiamo il diritto ed il dovere di opporci, in tutte le maniere legali e civili, e di coinvolgere in questa azione il maggior numero possibile di cittadini che non vogliono essere trasformati in sudditi, che non vogliono tornare al Medio Evo, vanificando secoli di lotte, di sacrifici, di conquiste sociali ? PENSIAMOCI !!!
Antonello Tedde
mi sa che la riforma elettorale si farà solo quando li andremo a prendere uno per uno in parlamento e li scaraventeremo fuori a calci nel culo!
Monti è un “programma di ragioneria” ideato e costruito dagli speculo-finanzieri , non si può pretendere da lui che ragioni secondo algoritmi che gli sono sconosciuti!
Se pensi che con una riforma elettorale, possi in qualche modo cambiare la situazione attuale….. mi spiace dirtelo, sei fuori strada. Noi non comandiam più niente …. possiamo solo elemosinare ….non siam manco più uno stato è solo teatro ….. solo teatro …
infatti ! La riforma elettorale non serve a un c….o!