28 giu – Il risanamento dei conti pubblici “e’ avvenuto a prezzo di pesanti sacrifici” a danno delle famiglie e delle imprese. Lo sottolinea il procuratore generale della Corte dei Conti, Salvatore Nottola, nel giudizio sul rendiconto generale dello Stato
“Se e’ vero che il disavanzo pubblico e’ stato effettivamente ridotto e il debito pubblico e’ tendenzialmente in discesa – osserva Nottola – cio’ e’ avvenuto a prezzo di pesanti sacrifici, soprattutto a danno delle classi medio-basse, e di un appesantimento proporzionale della pressione fiscale: in definitiva, di una sensibile compressione del reddito delle famiglie e della capacita’ di manovra delle imprese, che non puo’ non influire negativamente sullo sviluppo“.
Peraltro, secondo la Corte dei Conti, “la situazione delle imprese non e’ alleviata dal ritardo con il quale la pubblica amministrazione provvede al pagamento di quanto ad esse dovuto” . agi