La Cina comanda, Milano obbedisce: NO cittadinanza al Dalai Lama

Il dietrofront di Milano è dovuto alle pressioni ricevute da Pechino, che ha minacciato di disertare Expo 2015.

22 giu – E’ tramontata la proposta di conferire la cittadinanza onoraria al Dalai Lama, confermata invece la visita  alla sede del Comune di Milano durante il suo soggiorno in programma dal 26 al 28 giugno. A Palazzo Marino sarà ricevuto dal sindaco, Giuliano Pisapia.

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Dopo la bocciatura all’ipotesi di conferirgli l’onorificenza, dovuta alle pressioni ricevute da Pechino, ora si studia una ‘soluzione alternativa‘, ovvero che il Dalai Lama parli nell’aula del Consiglio comunale. Pisapia si è detto favorevole a una “sospensione della discussione in atto tra i consiglieri”, auspicando “che si trovi una soluzione condivisa all’interno del Consiglio”.

“Se la giunta fara’ un passo indietro e rinuncera’ a dare la cittadinanza onoraria al Dalai Lama coprira’ di vergogna Milano e tutta l’Italia“. Lo ha affermato Kalsang Dolker, presidente della comunita’ tibetana di Milano, intervistato da tempi.it.

Il Comune aveva intenzione di concedere al Dalai Lama la cittadinanza onoraria, ma la Cina ha minacciato di disertare Expo 2015. “Chiediamo a Pisapia di non cedere – afferma – il Dalai Lama ha ricevuto premi in tutto il mondo ed e’ gia’ cittadino onorario di Bologna, Venezia e Roma; e’ triste vedere che Comune di Milano tentenna su un gesto simbolico, ma importante. Soprattutto se lo merita, per la sua personalita’ spirituale e per quello che rappresenta”.

“Se la Cina continua ad agire in questo modo, e Milano si dimostra succube, l’Italia perdera’ la sua indipendenza. Ma ci rendiamo conto che la Cina vuole decidere a chi Milano puo’ o non puo’ dare dei premi? E’ una vergogna, un vero peccato per tutti i tibetani e tutti gli italiani. E’ una perdita di liberta’”. Poi rivolge un appello al sindaco di Milano: “Faccia una scelta coraggiosa e che non getti discredito e vergogna su Milano e l’Italia tutta”.