La Libia richiede i suoi beni e una poltrona in Unicredit

21 giu – Il braccio finanziario del governo di Tripoli torna nel Belpaese in vista dell’udienza del 12 luglio presso la Corte d’Appello di Roma necessaria per ottenere il dissequestro di 1,1 miliardi di beni congelati dalla magistratura lo scorso marzo.

E a rappresentare il fondo, che fino a qualche mese fa era considerato la holding della famiglia Gheddafi, è il nuovo presidente, Mohsen Derregia che, in una conferenza stampa presso lo studio legale Shearman & Sterling, ha subito sgombrato il campo da qualsiasi equivoco: “la Lia – ha detto – è controllata dal Governo libico per conto del popolo libico e le partecipazioni in società quotate come UniCredit, Eni, Finmeccanica, Fiat, Fiat industrial e Juventus sono di proprietà” del fondo stesso.

“Il Comitato di sicurezza finanziaria del ministero del Tesoro – ha fatto notare – appoggia la nostra richiesta e speriamo di superare questo malinteso nel più breve tempo possibile“. Derregia, 47 anni, di Misurata ma britannico d’adozione (ha studiato tra Manchester e Edimburgo e insegnava a Nottingham), é stato subito incalzato dai giornalisti sul dossier UniCredit, di cui i libici detengono oltre il 5%.

“Si tratta di un investimento strategico e di lungo periodo” e “se ci saranno opportunità di comprare altre azioni sul mercato e penseremo che farlo sarà nell’interesse della Lia, lo faremo”. Proprio oggi, ha aggiunto, “incontreremo i vertici della banca” e in futuro “chiederemo” di riavere una rappresentanza nel Cda.

Derregia, parlando poi delle altre partecipazione ‘made in Italy’, ha spiegato che questo “non è il momento giusto per vendere” visto che “il mercato non lo consente”. Casomai a questi prezzi sarebbe meglio acquistare: “Saremmo molto interessati ad altre opportunità d’investimento in Italia”. Il presidente ha quindi ricordato che la Lia ha circa 1,75 miliardi di dollari investiti in prodotti strutturati di cui 900 milioni gestiti dalla banca statunitense, Goldman Sachs, che però tra il 2007 e il 2008 hanno registrato forti perdite.ansamed