NAPOLI 20 GIU – Ad un mese dalla prima scossa del sisma che ha colpito l’Emilia ed a 32 anni dal teremoto dell’Irpina, il Corriere della Sera riporta oggi la mnotizia secondo cui sarebbero arrivati altri 51milioni di euro. Sono i fondi che – a 32 anni di distanza dal terremoto dell’irpinia- vanno ad aggiungersi ai 67miliardi di euro già erogati per la ricostruzione.
Soldi che vanno ad aggiungersi agli altri 268 milioni di euro, parcheggiati nelle casse dei Comuni e che molti di essi, non vengono nemmeno spesi.
Ma non è tutto. La vera notizia è che – almeno secondo la relazione conclusiva del gruppo di lavoro presso il ministero delle infrastrutture – per completare la ricostruzione sono necessari altri 2mila milioni di euro.
Stiamo parlando di fondi richiesti e stanziati dallo Stato attraverso leggi apposite che consentono ai Comuni di presentare domande per ottenere finanziamenti fino a 8 anni dopo il sisma. “L’occasione fa l’uomo ladro”. Il tempo concesso, fa si che l’area di intervento si ingrandisce e le richieste dubbie affiancano quelle reali.
Un esempio per tutti: i Comuni della costiera amalfitana non c’azzeccano nulla con il sisma. Inoltre, a 32 anni di distanza solo 53 comuni su 119 Comuni dell’Irpinia hanno un piano d’emergenza.