Berlusconi, l’uscita dall’euro non e’ una bestemmia

20 giu – Non sarebbe un’idea malsana uscire dall’euro nel caso in cui la Germania continuasse con la politica del rigore. Lo ribadisce Silvio Berlusconi intervenendo alla presentazione di un libro alla Camera.

Berlusconi ritiene che da questa crisi si possa uscire ”con una Banca centrale europea che si assuma la garanzia dei titoli e dei debiti dei paesi dell’eurozona”.

Molti additano l’inflazione come una delle cause della difficolta’ dei vari paesi. Berlusconi su questo non e’ d’accordo ricordando che ”abbiamo avuto in passati un’inflazione a due cifre e non e’ cambiato nulla. Negli anni ’80, quando era cosi’, c’e’ stato sviluppo”. Non bisogna quindi ”avere paura di una moderata inflazione”.

In ogni caso Berlusconi ritiene che la soluzione principale alla crisi sarebbe che la Germania ”si convincesse che la Bce debba diventare una banca di garanzia.

Ma se questo non accade – e se uno non puo’ aspettarsi che la Germania si ritiri dall’euro – allora potrebbe convenire che stati singoli (come la Spagna, l’Italia, la Grecia) ritornassero alle monete nazionali”. Un passaggio, ne e’ convinto Berlusconi, nel quale ”ci sarebbero dei vantaggi.

Una moneta propria consentirebbe per esempio anche una svalutazione competitiva con conseguente aumento delle esportazioni e incremento da parte degli intaliani dell’acquisto di prodotti nazionali. Insomma quello che dico non e’ una bestemmia anche se so che ci sara’ scandalo”.

L’ex presidente del Consiglio dice di non sapere cosa potra’ accadere se l’Italia dovesse fare questa scelta ma ”non arrivo a comprendere perche’ possa esserci una perdita di ricchezza. Gli immobili – dice – sono li’ e non vedo come possano perdere valore”. asca