18 giu – In Marocco l’aborto clandestino è “una vera tragedia”: si registrano, quotidianamente, fra i 600 e gli 800 casi, alcuni dei quali provocano delle gravi complicazioni sulla salute della donna, anche fatali. E’ quanto detto dal presidente dell’Associazione marocchina di lotta contro l’aborto clandestino (AMLAC), Chafik Chrabi, durante un suo intervento in occasione del secondo Congresso dell’associazione.
I motivi che spingerebbero le donne verso questa pericolosa soluzione sarebbero da imputare alle gravi ripercussioni sociali che generano le gravidanze indesiderate, come l’espulsione dal nucleo familiare, i crimini d’onore ed il suicidio.
L’attuale legge che regolamenta l’aborto “non è compatibile con le realtà sociali in Marocco” , ha affermato Chrabi. Alla luce di questi dati sarebbe quindi “preferibile per certi casi, come lo stupro, l’incesto e le malformazioni del feto, procedere in buone condizioni mediche per limitare le conseguenze dell’aborto clandestino”.