15 giu – Funzionari del Pentagono hanno informato gli Stati Uniti che un contingente di forze speciali russe è diretto verso la Siria per difendere il porto di Tartus, città costiera del Mediterraneo in Siria. Secondo fonti di Debka file’s, il contingente è composto da forze navali che dovrebbero giungere via mare nelle prossime ore.
C’è l’enorme preoccupazione di Mosca di rimanere senza più accessi al mare e, più pragmaticamente, di vedere crollare il prezzo del gas (una delle voci più importanti nel proprio bilancio) se il gasdotto dal Qatar cominciasse a funzionare attraversando la Siria.
In un annuncio separato e precedente, fonti del Dipartimento di Difesa degli Stati Uniti a Washington hanno riferito che l’esercito americano aveva completato la programmazione di una serie di operazioni contro la Siria, o/e per aiutare nell’azione i paesi vicini, Turchia, Giordania e Israele.
La guerra civile siriana si sta ora spostando in una nuova fase di intervento di maggiore potenza militare, dicono fonti militari di Debka file’s. Mosca sta inviando truppe in Siria senza l’approvazione del Consiglio di sicurezza dell’ONU, crendo un precedente da seguire per gli Stati Uniti, l’Unione europea e i governi arabi.
Finora tutti si sono astenuti dal mandare truppe in Siria, perché tutte le iniziative di usare la forza per arrestare lo spargimento di sangue sono state bloccate dalle Nazioni Unite.
Secondo fonti militari statunitensi, nelle ultime settimane il Pentagono aveva portato a termine la propria valutazione su quali tipi di unità sarebbero state necessarie e quante truppe. La pianificazione militare comprende uno scenario per una no-fly zone e per proteggere i siti chimici e biologici.
Un alto funzionario del Pentagono ha detto che la Marina degli Stati Uniti è già presente nel Mediterraneo orientale con tre navi e un sottomarino, ufficialmente per condurre una sorveglianza elettronica e di ricognizione sul regime siriano.