15 giu – Un fallimento della zona euro costera’ 30 miliardi di dollari ai Paesi piu’ poveri nel mondo. Secondo l’organizzazione la cifra di 30 miliardi e’ pari a ”circa un quarto del budget di sostegni internazionali”. (120 miliardi)
Per questo Oxfam chiede al G20 di ”promuovere” l’applicazione di ”una tassa sulle transazioni finanziarie” volta a istituire ”un fondo di aiuto per i Paesi piu’ poveri per l’adozione di misure per l’adattamento ai cambiamenti climatici e allo sviluppo”.
Al summit, il gruppo dei Paesi industrializzati dovra’ inoltre prendere ”urgenti provvedimenti contro la speculazione finanziaria sui beni alimentari, opporsi alle politiche sui biocarburanti e migliorare i diritti dei contadini”.
”La crisi dell’Euro e’ una grave minaccia per i paesi poveri gia’ scossi dalla fame e dai tagli agli aiuti. I leader del G20 hanno l’obbligo di proteggere coloro che hanno raggiunto i limiti della loro capacita’ di difendersi contro la crisi”, dichiara il portavoce Steve Price-Thomas.
”Abbiamo bisogno di uno sforzo per proteggere i poveri dalla crisi economica. Il settore finanziario dovrebbe lavorare nell’interesse della societa’, non viceversa”. agi