Case ai ROM: 3 anni di affitti pagati sono pochi e ne chiedono almeno 5

Cagliari, 12 giu – La Caritas si sta occupando di pianificare e facilitare i trasferimenti di circa una trentina di famiglie rom che ancora vivono nell’area vicino alla Statale 554. I nomadi dovranno lasciare il campo entro il 2 luglio. Ma tanti sarebbero pronti a rifiutare di partecipare al progetto di inclusione sociale del Comune. «Non vogliamo le case, datele ai cagliaritani», ripetono alcuni capi-famiglia rom.

Secondo il vicecoordinatore cittadino del Pdl Salvatore Deidda, i motivi del no sarebbero da ricercare nella durata del progetto, troppo breve per i rom: «Per loro tre anni di affitti pagati sono troppo pochi e ne chiedono almeno cinque perché hanno il fondato timore che le promesse che oggi l’amministrazione sta facendo si rivelino senza fondamento».

Per Deidda, l’assessorato alle Politiche sociali «dovrebbe spiegare ai tanti cagliaritani che non hanno una casa, e a quelli che ce l’hanno ma pagheranno l’Imu tra le più alte d’Italia, che le case con giardino o terreni sono state scelte perché i nomadi sono abituati a vivere all’aria aperta e in spazi aperti». La soluzione? «Un campo o villaggio autocostruito, che responsabilizzerebbe le stesse persone, evitando magari future devastazioni».

Michele Ruffi – L’unione sarda 12/6/2012