BRUXELLES, 13 GIU – I ministri dell’Interno dell’Ue hanno raggiunto oggi all’unanimita’ un accordo sul progetto di riforma del trattato di Schengen che introduce la possibilita’ di ristabilire temporaneamente i controlli alle frontiere interne in caso di eccessive pressioni migratorie sulle frontiere esterne.
Lo ha reso noto la presidenza di turno danese dell’Ue. La Commissario Ue per gli affari interni Cecilia Malmstrom si e’ detta ’’delusa per la mancanza di ambizione europea’’ mostrata dai Paesi membri. L’intesa, a quanto si e’ appreso, prevede che il ripristino dei controlli sui confini ’interni’ per un periodo di sei mesi, prolungabile per altri sei mesi, nel caso in cui, a causa di circostanze eccezionali, non siano piu’ assicurati adeguati controlli sulle frontiere esterne.
Il testo su cui oggi a Lussemburgo i ministri hanno raggiunto l’accordo escluderebbe inoltre il Parlamento europeo dalle procedure di verifica e monitoraggio dell’applicazione del trattato con cui e’ stata decretata l’abolizione delle frontiere interne tra i Paesi firmatari.
Il trattato di Schengen gia’ oggi prevede la possibilita’ di sospendere temporaneamente l’abolizione dei controlli alle frontiere per motivi di sicurezza e di ordine pubblico, come avvenuto a piu’ riprese per eventi sportivi e vertici di capi di Stato e di governo. Ma e’ stato sopratutto dopo lo scontro avvenuto tra Italia e Francia in seguito alle ondate migratorie che dal Nord Africa si sono riversate sulle coste della Penisola che ha preso corpo il progetto di prevedere la possibilita’ di reintrodurre i controlli in maniera piu’ ’strutturata’
fonte: ANSA