VideoPoker: Il colonnello della Finanza Rapetto scopre evasione di 98 miliardi, costretto alle dimissioni

rapetto10 giu 2012 – Dopo un lavoro di 5 anni riassunto in un dossier realizzato in cinque mesi che ha consentito l’arresto per evasione fiscale di 15 persone facenti parte di una grossa società di VideoPoker e il conseguenziale recupero di 2,5 miliardi di euro (peccato che l’evasione fosse di ben 98miliardi), il comandante delle Fiamme Gialle Umberto Rapetto lascia la Guardia di Finanza. Come premio infatti, anziché la promozione tanto attesa arriva il trasferimento. “Chiedo scusa a tutti quelli che mi hanno dato fiducia – ha scritto su twitter – ma qualche minuto fa sono stato costretto a dare le dimissioni dalla Gdf”.

La commissione di avanzamento della Guardia di Finanza ne aveva infatti bocciato la promozione a generale dopo averlo valutato per tre anni, dal 2010 al 2012. Poi il trasferimento. Il colonnello Rapetto entro luglio avrebbe dovuto lasciare il Nucleo per frequentare i corsi al Centro alti studi della difesa.

Contro il suo spostamento insorge l’intero Parlamento presentando una serie di interrogazioni in cui ne viene evidenziata “la professionalità specifica e riconosciuta a livello internazionale come esperto di lotta al crimine informatico”.

Rapetto forma il Gat (Gruppo anticrimine telematico), diventato poi Nucleo speciale per contrastare gli hacker e le truffe su internet. Nel 2005 riceve dall’allora Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi il riconoscimento di Ufficiale dell’ordine al merito della Repubblica Italiana. Si presenta in giudizio contro la società dei videopoker accusata appunto di frode fiscale, ottenendo la condanna dei malviventi e il recupero – seppur in minima parte – del patrimonio evaso. E il Risultato? Bocciatura della promozione a generale e trasferimento.

Di tutta risposta il Comando aveva assicurato che la sostituzione “non costituisce certamente una rimozione ma, al contrario, rientra nella normalità delle vicende che interessano tutti gli ufficiali della Gdf, né comporterà pregiudizio alcuno alla funzionalità del Nucleo”.

Ma il colonnello Rapetto, sul suo profilo Facebook non fa sconti, e a commento delle tante manifestazioni di solidarietà scrive: “Grazie, ma mi accontentavo di rimanere povero al Gat piuttosto che esser rimosso e spedito a frequentare un corso al Centro alti studi Difesa dove insegno da oltre 15 anni … e grazie a tutti per la solidarietà: il momento è difficile e indesiderato…”.

Fonte  ibtimes