10 giu – ”Abbiamo la sensazione che quest’anno segni una nuova partenza” ha detto il segretario generale, Fatallah Sijilmassi, il cui principale impegno ”e’ quello di prendere i progetti ‘targati’ Upm (Unione per il Mediterraneo) e assicurarne il finanziamento e la messa in opera”. ”Siamo impegnati a questo scopo – ha aggiunto il segretario dell’Upm – e oggi i tre ‘progetti faro’ piu’ avanzati sono quello dell’autostrada del Maghreb, che collega Casablanca a Tunisi, il dissalatore a Gaza e la piattaforma logistica Logismeta, per far si’ che la circolazione di merci nel Mediterraneo sia la piu’ competitiva possibile per le imprese”.
Per Schulz, attualmente alla guida dell’Assemblea parlamentare dell’Upm, i governi dei 43 paesi dell’Unione per il Mediterraneo ”non fanno nulla, per questo serve che qualcuno faccia qualcosa: noi ci mettiamo la buona volonta’ e facciamo piccoli passi, i nostri mezzi sono limitati”. ”Possiamo concentrarci su qualche ‘progetto faro’ – ha aggiunto Schulz – e anche se e’ poca cosa, e’ sempre meglio di niente”.
Nessun summit di alto livello in vista quindi, solo un forum per promuovere il dialogo fra i cittadini delle due sponde. ”Sara’ un grande forum per il dialogo – ha spiegato il presidente di turno dell’Assemblea dell’Upm – perche’ la cosa piu’ importante e’ far conoscere meglio le due sponde fra di loro, c’e’ grande ignoranza”. Questa ”grande conferenza” si terra’ a Marsiglia, nella seconda meta’ del 2012 o nella prima meta’ del 2013, organizzata dalla Fondazione Anna Lindh. ansamed