8 apr – Ridurre le forti importazioni di carburanti fossili e puntare tutto sulle rinnovabili: e’ questo l’obiettivo possibile per le isole del Pacifico, gia’ alle prese con i cambiamenti climatici. Alcuni progetti di cooperazione targati Ue sono gia’ sul campo a questo scopo e il commissario europeo allo sviluppo, Andris Piebalgs, in occasione dell’ultimo summit sull’energia del Pacifico, ha annunciato un ulteriore contributo di 10 milioni di euro da parte di Bruxelles per aumentare l’accesso all’energia alla popolazione che abita in questo remoto angolo del Pianeta.
Fra il 2008 e il 2013 l’Unione europea ha finanziato con 100 milioni di euro nuove forniture di energia a circa 100mila persone.
Piccoli paradisi naturali la cui esperienza potrebbe essere utile anche al resto del mondo.
Se le isole del Pacifico ”arrivano al 100% di rinnovabili, o accrescono in maniera sostanziale l’energia rinnovabile – ha spiegato Piebalgs in un’intervista al ‘The New Zealand Herald’ – danno un buon esempio alle grandi economie e aumentano la loro capacita’ di influire nel dibattito per gli accordi vincolanti sui cambiamenti climatici nei prossimi anni”.
”Se possiamo provare che queste isole possono vivere bene con l’energia rinnovabile – ha aggiunto Piebalgs – ritengo potremmo avere un grande impatto anche su economie molto piu’ grandi”.
Fra il 2008 e il 2013 l’Unione europea ha finanziato con 100 milioni di euro nuove forniture di energia a circa 100mila persone che abitano nelle isole del Pacifico, dove la bolletta ha un costo decisamente salato a causa delle grandi distanze da coprire per i rifornimenti. (ANSA)