5 giu – L’eccessivo peso della pressione fiscale rischia di comportare ”impulsi recessivi” nell’economia reale, creando cosi’ un ”pericolo di avvitamento”. E’ il richiamo contenuto nella Rapporto 2012 della Corte dei Conti sul coordinamento della finanza pubblica, presentato al Parlamento. Pericolo che ”deve essere attentamento monitorato, disinnescando il circolo vizioso in cui si potrebbe rimanere intrappolati”.
Per una crescita piu’ elevata – suggerisce quindi la magistratura contabile, e’ necessario ridurre il debito, da realizzare attraverso la dismissione di quote importanti del patrimonio pubblico.
Il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, esorta a puntare sulla lotta all’evasione, elusione ed erosione fiscale per il riequilibrio del sistema di prelievo. ”Sostanzialmente esauriti i margini finora offerti dalle entrate volontarie, a cominciare da quelle per giochi, e dall’efficientamento dell’attivita’ di riscossione, si rafforzano, pertanto, le ragioni -argomenta Giampaolino nel Rapporto 2012 sul coordinamento della finanza publica – per puntare sulla soluzione dell’ampliamento della base imponibile, assegnando alla lotta all’evasione ed all’elusione e al ridimensionamento dell’erosione il compito di assicurare margini consistenti per un riequilibrio del sistema di prelievi al fine poter almeno in parte conciliare rigore, equita’ e crescita”.
Resta poi il punto dolente della sanità. “I percorsi di rientro della spesa sanitaria hanno presentato contraddizioni e criticita’, evidenziate dai frequenti episodi di corruzione a danno della collettivita”’ si legge nel Rapporto 2012 della Corte dei conti sul coordinamento della finanza pubblica.
Il settore sanitario ha fatto dei ”progressi evidenti” ma continua a presentare ”fenomeni di inappropriatezza organizzativa e gestionale che opportunamente ne fanno un ricorrente oggetto di attenzione ai fini dei programmi di tagli si spesa”, spiega la magistratura contabile. I precorsi di rientro ”sono stati postiviamente sperimentati in questi anni, seppur non senza contraddizioni e criticita”’.
Gli ulteriori interventi per il rientro della spesa sanitaria, avverte la Corte dei conti, devono essere ”definiti e attuati in modo da non indebolire un sistema di governance di cui e’ stata avviata la costruzione e che si e’ rivelato l’elemento, ad un tempo piu’ strategico e piu’ fragile, nel percorso di riequilibrio del settore”. adnk