4 giu – Un’importante segnalazione viene da Ferruccio de Bortoli: è un report della Jp Morgan, “The German Question “, che nota una terrificante similitudine tra gli spread attuali e quelli fra i redditi nazionali europei prima di tre guerre: 1870, 1914,1939.
A parte i gesti apotropaici, che tutti dovremmo fare, è molto probabile che la guerra attuale, pur non dichiarata, resti nell’ambito della speculazione finanziaria mostruosa.
Solo per limitarci al secolo scorso, la storia dice che la Germania volle le guerre e trascinò l’Europa nel baratro della sconfitta.
Non sappiamo dove vorrà spingersi Frau Angela.
Avendo come parametro certi avvenimenti, rimane difficile essere ottimisti sul ravvedimento tedesco.
C’era una volta la Germania che non si fidava della Grecia, ma anche della Spagna e pure dell’Italia, e temeva il contagio dai Paesi meno virtuosi.
C’era, insomma, la Germania “über alles” alla quale poco fregava dell’Ue in quanto tale, ma solo come oggetto della sua voglia di egemonia.
Oggi, sento parlare dell’esistenza di un piano segreto di Bce e Ue per salvare l’euro.
L’unica certezza è che le poco democratiche autorità europee si stanno muovendo piano, mentre la casa brucia.
Guglielmo Donnini