3 giu – Israele monta armi atomiche su sommergibili forniti dalla Germania. Lo rivela con un servizio di copertina dal titolo “Operazione segreta Sansone” il nuovo numero dello ‘Spiegel’, al quale il ministro della Difesa israeliano Ehud Barak dichiara che “i tedeschi possono essere fieri di aver garantito per molti anni l’esistenza dello Stato di Israele”.
Fino ad oggi il governo tedesco ha sempre affermato di non essere a conoscenza della dislocazione di armi atomiche sugli U-Boot forniti al governo israeliano. L’ex sottosegretario alla Difesa, Lothar Ruehl, e l’ex responsabile dell’Ufficio di coordinamento, Hans Ruehle, hanno spiegato al settimanale di Amburgo di aver sempre ritenuto che Israele avrebbe montato armi nucleari sul sommergibili costruiti nei cantieri di Kiel.
Finora dai cantieri “Howaldtswerke” sono usciti tre sommergibili gia’ consegnati allo Stato ebraico, altri tre verranno forniti entro il 2017, mentre tre ulteriori U-Boot sono stati gia’ ordinati da Israele. Secondo le informazioni raccolte dallo ‘Spiegel’, la Germania si e’ fatta carico del costo di un terzo di ciascun sommergibile, pari a 135 milioni di euro, per i tre U-Boot gia’ consegnati, mentre per quelli in costruzione verra’ concessa a Israele una dilazione di pagamento fino al 2015.
Il settimanale scrive che Angela Merkel ha posto come condizione per la fornitura dei sommergibili la rinuncia da parte di Israele all’estensione degli insediamenti nei territori occupati e la permissione della costruzione di un impianto di depurazione a Gaza, finanziato con denaro tedesco. Lo Spiegel precisa che nessuna di queste condizioni e’ stata finora mantenuta dal governo israeliano. agi