Crisi UE, Soros chiede che la Germania assuma “la leadership che le spetta”

I tedeschi non capiscono perche’ una ricetta che ha funzionato per loro, basata sull’autorita’, oggi non funzioni su scala europea. Dobbiamo fare il possibile per convincere la Germania ad assumersi interamente il ruolo di leadership che le spetta, e abbiamo solo pochi mesi per farlo.

2 giu – ”I paesi creditori dell’Unione europea, Germania in testa, hanno costruito un sistema bacato, e ne stanno scaricando i costi sulle ‘periferie’, Grecia in testa”.

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Lo ha detto al Festival dell’economia di Trento George Soros, noto finanziere, sottolineando che la responsabilita’ della crisi e’ in primo luogo della politica, non dei mercati finanziari e che la salvezza dell’Europa passa dunque necessariamente per una piu’ piena assunzione di responsabilita’ politica, in particolare da parte della Germania. ”Ma abbiamo solo tre mesi per farlo, prima che la situazione precipiti”, ha aggiunto.

Secondo Sors, la crisi dell’euro minaccia di distruggere l’Unione europea. ”Ma la stessa Unione e’ una bolla, un oggetto irreale. E’ nata inizialmente per iniziativa di un piccolo numero di statisti, che hanno scelto la politica dei piccoli passi, ben sapendo che una volta che il processo fosse giunto a maturazione essa si sarebbe rivelata insufficiente”. Le autorita’, soprattutto la Germania, possono ancora modificare il proprio comportamento, secondo Soros, e i greci probabilmente daranno fiducia ad una coalizione che sia disposta ad accettare le condizioni imposte dalla Ue. ”Ma in autunno la crisi arrivera’ anche in Germania. Servirebbero politiche straordinarie per dare respiro ai mercati finanziari.

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Esse dovranno affrontare il problema bancario e il problema dell’eccessivo indebitamento. Le banche hanno bisogno di un sistema di garanzia dei depositi a livello europeo. I paesi gravemente indebitati hanno bisogno di respiro. E’ indispensabile il sostegno del governo tedesco e della Bundesbank”.

Comunque andranno le cose da qui a ottobre, e’ probabile che l’euro sopravviva. Altrimenti gli stessi paesi creditori, Germania in testa, si troverebbero con una montagna di crediti inesigibili. ”La Germania quindi probabilmente fara’ il possibile per salvare l’euro, ma nulla di piu’. La periferia probabilmente diventerebbe una zona perennemente depressa, cosa che renderebbe la Ue una cosa ben diversa rispetto a quella sognaata in origine. Del resto i tedeschi non capiscono perche’ una ricetta che ha funzionato per loro, basata sull’autorita’, oggi non funzioni su scala europea. Dobbiamo fare il possibile per convincere la Germania ad assumersi interamente il ruolo di leadership che le spetta, e abbiamo solo pochi mesi per farlo”. asca