1 giu – Il Codacons approva la decisione di festeggiare la ricorrenza del 2 giugno con sobrietà, ma ancora una volta chiede al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, di rendere pubblici i dati su quanto costano allo Stato italiano i festeggiamenti. Il Quirinale infatti – spiega l’associazione – rifiuta con ingiustificata ostinazione di fornire i numeri circa la spesa legata alla celebrazione.
Lo scorso anno abbiamo presentato una istanza d’accesso alla Presidenza della Repubblica, per conoscere i dettagli relativi ai costi sostenuti dallo Stato in occasione della festa del 2 giugno, celebrata in pompa magna nonostante la pesante crisi economica. Per tutta risposta il Quirinale ha rifiutato al Codacons l’accesso a tali numeri, affermando che “i documenti di cui viene richiesta l’ostensione dovrebbero essere esclusi perché “inaccessibili”, per motivi attinenti alla sicurezza, alla difesa nazionale, all’esercizio della sovranità nazionale ed alla continuità e alla correttezza delle relazioni internazionali”.
In sostanza – spiega il Codacons – per il Quirinale far sapere ai cittadini quanto sono costati gli alberghi che hanno ospitato capi di Stato e delegazioni straniere, violerebbe le regole sulla sicurezza nazionale! Una tesi assurda, che ha spinto l’associazione a chiedere a Napolitano, con ancora più forza, di dare il buon esempio e garantire massima trasparenza in favore dei cittadini che, attraverso le tasse, hanno finanziato le spese del 2 giugno. Sulla questione pende ora un ricorso del Codacons al Consiglio di Stato, che dovrà decidere se il Quirinale debba o meno rendere pubblici i costi sostenuti per la festa del 2 giugno. agenparl