BRUXELLES – ‘‘Quella illegale continua ad essere una componente importante dell’immigrazione nell’Unione europea”. Lo ha detto la Commissaria europea per gli affari interni, Cecilia Malmstrom, commentando i risultati del rapporto Ue 2011 sull’immigrazione. Sul numero di clandestini presenti nella Ue, ha precisato, ”per definizione non possono esserci statistiche precise, ma le stime variano tra 2 a 4,5 milioni”.
Malmstrom ha di converso sottolineato il potenziale economico della migrazione legale, ricordando che ‘‘in prospettiva la Ue ospitera’ il 20% degli emigranti mondiali e che essi rappresenteranno il 13% della popolazione europea”.
La Commissaria ha poi affermato che dieci paesi (tra i quali l’Italia terza dopo Francia e Germania, ma davanti a Belgio, Svezia, Regno Unito, Olanda, Austria, Grecia e Polonia) riceve ”il 90% delle richieste di asilo” e che ”quindi ci sono 17 paesi che potrebbero fare molto di piu”’.
Confermando che la Commissione continua a cercare di chiudere entro l’anno la riforma del sistema europeo d’asilo, Malmstrom ha sottolineato l’importanza di una ”armonizzazione” delle regole ”perche’ attualmente e’ una lotteria, in cui uno stesso richiedente asilo in un paese ha il 70% di possibilita’ di essere accolto e in un altro paese ne ha solo una su cento”.
In tutto, secondo i dati resi noti oggi, gli extracomunitari immigrati legalmente nell’Unione europea sono 20,2 milioni, pari a circa il 4% della popolazione totale dei 27 paesi (502,5 milioni) e al 9,4% dei 214 milioni di migranti regolari riconosciuti nel mondo. Il rapporto della Commissione, tra i vari aspetti, sottolinea l’importanza dell’immigrazione come fattore dell’agenda europea per la crescita in un continente che invecchia . ”Anche con un tasso di disoccupazione attorno al 10% – e’ scritto nel rapporto – molti stati membri sperimentano carenze di forza lavoro e di capacita’ in diversi settori e per diverse ragioni”.
In un sondaggio Eurobarometro che accompagna lo studio, il 68% degli europei pensa che gli immigrati regolari dovrebbero godere degli stessi diritti dei cittadini europei. Ma solo il 42% pensa che l’immigrazione andrebbe incoraggiata per fronteggiare il calo demografico e le carenze di forza lavoro, mentre il 46% e’ convinto del contrario. Ed e’ appena il 53% degli europei a pensare che l’immigrazione arricchisca economicamente e culturalmente i paesi che la ricevono.
Sul fronte dell’immigrazione clandestina, nel 2011 l’accesso all’Unione europea e’ stato negato a 343.000 persone (-13,% rispetto al 2010) e 468.500 sono state fermate dopo essere riuscite ad entrare illegalmente (nel 2010 erano state 505.000).
Per l’80% degli europei, l’Ue dovrebbe aumentare l’assistenza agli stati come Italia o Malta, per gestire l’immigrazione irregolare ed il 78% pensa che i costi andrebbero suddivisi tra tutti i 27.
Le domande di asilo lo scorso anno sono salite a 302.000, con un aumento del 16,2% rispetto al 2010, ma sempre molto al di sotto del picco di 425.000 del 2001. ansa