30 mag – Turchia sempre di piu’ Terra Promessa per gli imprenditori italiani, che con Astaldi hanno conquistato uno dei contratti internazionali piu’ ambiti del momento: quello del Terzo Ponte sul Bosforo, un progetto da 4,5 miliardi di lire turche, 2 miliardi di euro.
Il Terzo Ponte sospeso sul Bosforo, lungo 1,3 chilometri, unira’ Asia e Europa a nord di Istanbul. Avra’ quattro corsie per senso di marcia e dovra’ alleggerire il traffico asfissiante della megalopoli, 13 milioni di abitanti, collegando inoltre l’Europa al Caucaso, al Medio e all’Estremo Oriente.
In dirittura d’arrivo per l’assegnazione dell’opera, Astaldi ha vinto il derby con un altro gruppo italiano, Salini, in gara associato con la turca Gulermak. Un’ulteriore prova del dinamismo imprenditoriale italiano nella potenza regionale emergente del Mediterraneo. Un successo, in un progetto con ”forte valenza non solo economica ma anche mediatica, che corona un periodo di particolare intensita’ nelle relazioni fra Italia e Turchia”, sottoline l’ambasciatore ad Ankara Giampaolo Scarante, dopo i due vertici di inizio maggio: fra i premier Monti ed Erdogan a Roma, fra gli imprenditori dei due paesi a Istanbul.
Il nuovo ponte, che sara’ anche ferroviario, si inserisce nel progetto autostradale Nord Marmara, 414 km fra Tekirdag sulla costa europea del Bosforo e Adapazari, su quella asiatica, di cui 96 assegnati al consorzio Astaldi-Ictas. I lavori inizieranno a fine anno, il ponte dovrebbe essere pronto in 36 mesi.
L’opera ha provocato la forte opposizione degli ecologisti, che temono inneschi una feroce speculazione che distruggera’ una importante area naturale. Ma le critiche hanno lasciato freddo il governo islamico conservatore del premier Recep Tayyip Erdogan, che e’ andato avanti impeterrito. ansamed