30 MAG – Un attore e insegnante di teatro aggredito dai salafiti con l’accusa di essere ”miscredente”, e che si e’ ritrovato in ospedale con fratture al naso e ad una spalla. E’ solo uno degli ultimi episodi di violenza che si registrano da mesi in Tunisia, denunciato dalla stessa vittima, Rajab Magri, su Facebook, da dove lancia un appello: ”il governo attuale deve assumersi la responsabilita’ della sicurezza dei cittadini, altrimenti sara’ la rovina della pace sociale”.
A segnalare il caso di Magri e’ un altro attore tunisino, Ahmed Hafiene, che vive tra Tunisi e Roma. ”E’ in atto una vendetta contro lo stato civile e la modernizzazione della societa’ tunisina – dice – in cui cui agiscono finanziamenti dal Qatar e dall’Arabia Saudita. Sistemi dove non si vuole vedere un Paese arabo andare verso la democrazia, e si cerca di creare il caos per frenarlo ”. Hafiene segnala anche che quasi ogni settimana le forze dell’ordine intercettano armi che vengono introdotte in Tunisia, in particolare dall’Algeria, e teme infiltrazioni di Al Qaida.
L’aggressione a Magri, 43 anni, e’ avvenuta il 24 maggio. L’attore, che ha perso anche quattro denti, era stato prima ricoverato a Le Kef, nel nordovest della Tunisia, e poi e’ stato trasferito in una clinica di Tunisi, dopo che anche la sua famiglia sarebbe stata minacciata. A malmenarlo sono stati quattro integralisti, accusandolo di essere miscredente come quelli che sono con lui nell’associazione del cinema e del teatro della stessa citta’. (ANSAmed).