29 mag – In Emilia sono state registrate intorno alle 13 altre due forti scosse, una di magnitudo 5.3 a una profondità di 6,8 km e un’altra di magnitudo 5.1 a 11 km di profondità.
Il bilancio al momento è di 15 morti accertati dai sanitari dal 118 e di quattro o cinque dispersi. A comunicarlo è stato il capo della Protezione civile Franco Gabrielli dalla sede della protezione civile di Modena, a Marzaglia. La violenta scossa di terremoto che si è abbattutta oggi alle 9 sull’Emilia “non è stata una scossa di assestamento, ma un nuovo terremoto”, indipendente cioè da quello altrettanto violento che si è verificato il 20 maggio sempre in Emilia, ha precisato il capo della Protezione civile. ”Dobbiamo riazzerare le lancette” ha aggiunto Gabrielli, rimarcando che la priorità al momento è “il soccorso ai dispersi”.
Dei 15 morti accertati, sei sono a Medolla. La cittadina del modenese è quella che per ora ha pagato il prezzo più alto del sisma.
Sono oltre 5mila le persone evacuate dalle loro abitazioni dopo le nuove scosse: 4.500 solo nel Modenese e le altre tra le province di Bologna e Ferrara, secondo quanto riferisce la Regione Emilia Romagna. La Protezione civile sta lavorando per rafforzare (con un migliaio di posti) le strutture già esistenti, mentre grazie all’aiuto di altre regioni saranno attrezzati 5 nuovi campi di accoglienza con 1.250 posti.
In aumento anche gli alberghi disponibili ad ospitare la popolazione delle zone colpite. A Crevalcore due treni speciali con cuccette e posti letto accoglieranno circa 450 sfollati.