28 mag – Lo spettro della fine drammatica della “gioiosa macchina da guerra” aleggia nel presunto schieramento rosso e fa venire i brividi a qualche protagonista.
La memoria del ’94 è ancora fiamma sulla carne viva.
Più che un Paese a maggioranza moderata, come pensano Casini e qualche altro, siamo un Paese a maggioranza incazzata, ma non disposta a consegnarsi a una sinistra abborracciata, quale sarebbe il derivato della famosa foto di Vasto.
Messe così le varie truppe in campo, sembrerebbe facile per una destra meno ossessionata dal consegnare Berlusconi alla storia (lui è già nella storia) fare un sol boccone del trio Bedivè.
I tempi sono strettissimi, ma c’è ancora spazio per organizzarsi a destra, a meno che non prevalgano i coglioni. Eventualità assai probabile, guardando agli sculettamenti di Pierfurby.
Guglielmo Donnini