25 mag – La Nato, su richiesta di Kabul, è disposta a studiare una nuova “missione post-Isaf” con compiti di addestramento e assistenza delle truppe afgane, e l’orientamento dell’Italia è quello di partecipare a questa nuova missione, nel 2015, “sia in termini di addestratori sia di sostegno finanziario“. E’ quanto ha detto oggi il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, in una interrogazione parlamentare alla Camera dei Deputati.
Di Paola ha spiegato che il “messaggio chiaro ed univoco” emerso dal vertice della Nato di Chicago è che dalla “metà del 2013 la missione Isaf riorienterà il suo sforzo prevalente verso l’assistenza al supporto delle forze afgane”. “Conseguentemente – ha proseguito il ministro – inizierà un irreversebile processo di graduale e responsabile diminuzione delle forze ISaf fino al completamento della missione, il 31 dicembre 2014”.
Il ministro ha quindi assicurato che “la comunità internazionale e la Nato continueranno a fornire un sostegno alle autorità afgane attraverso un partenariato di lungo periodo con quel paese”, e “su richiesta del governo afgano” la Nato sarà disposta “a studiare una nuova missione post-Isaf”, “di natura no-combat”, che “sarà notevolmente più ridotta” e che avrà “il compito di continuare ad addestrare, consigliare ed assistere le forze di sicurezza afgane”, anche con “un sostegno di tipo finanziario”.
“In questo contesto”, ha detto Di Paola, l’Italia è intenzionata a partecipare, nel quadro dell’Alleanza Atlantica, “a questa nuova missione a partire dal 2015 sia in termini di addestratori sia di sostegno finanziario, in coerenza con lo sforzo fatto sino adesso per assicurare forze di sicurezza afgane efficaci e in sintonia con l’accordo bilaterale firmato dal nostro paese a gennaio, a Roma, per un partenariato tra Roma strategico con Kabul”. tmnews